Il termine “psicologia” deriva dal greco psyché (ψυχή) = spirito, anima e da logos (λόγος) = discorso, studio. Letteralmente la psicologia è quindi lo studio dello spirito o dell’anima. Il significato del termine, introdotto durante il XVI secolo, rimase immutato fino al XVII secolo, quando assunse il significato di “scienza della mente”. Negli ultimi cento anni, il significato del termine è cambiato ulteriormente adeguandosi alle nuove prospettive e alla moderna metodologia. Fonte “Wikipedia” ... Lo psicologo è il professionista che studia e pratica la psicologia.

Tempo fa ad una visita da un chirurgo ortopedico, dal quale ero andato per un problema, alla domanda: “Dottore, quando pensa che io mi debba operare...?” , lui mi rispose ... “Sarà lei a decidere ... quando il dolore non sarà più sopportabile sarà il momento di intervenire ...!!!”
Uso questa metafora per dire che il momento giusto per andare dallo psicologo lo decidiamo noi ... è una scelta soggettiva, ed è determinata dal grado di sofferenza che proviamo in un “certo” momento della vita per un “problema” od un “comportamento” che ci fa soffrire troppo e non sopportiamo più al punto che la nostra vita ne viene condizionata negativamente e massicciamente.
Quando non siamo più in grado di apprezzare le cose e gli affetti che la vita ci offre, allora è venuto il momento di chiedere aiuto e di andare da uno psicologo preparato.

Possiamo rispondere con un’altra domanda: “Se tu avessi un problema di salute andresti da uno stregone?” Oggigiorno credo di no, almeno che tu non fossi disperato, e sappiamo che la disperazione fa fare delle cose folli.

Lo Psicologo

E’ una professione sanitaria riconosciuta ed istituita da una legge dello Stato:
“Legge 56/89-Ordinamento della professione di psicologo”

Articolo 1. Definizione della professione di psicologo

1. La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

Articolo 2. Requisiti per l’esercizio dell’attività di psicologo

1. Per esercitare la professione di psicologo è necessario aver conseguito l’abilitazione in psicologia mediante l’esame di Stato ed essere iscritto nell’apposito albo professionale.
2. L’esame di Stato è disciplinato con decreto del Presidente della Repubblica, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.
3. Sono ammessi all’esame di Stato i laureati in psicologia che siano in possesso di adeguata documentazione attestante l’effettuazione di un tirocinio pratico secondo modalità stabilite con decreto del Ministro della pubblica istruzione, da emanarsi tassativamente entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Lo Psicoterapeuta

L’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, presso scuole di specializzazione universitaria o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all’articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica.

www.ordinepsicologi.piemonte.it

Lo psichiatra

Lo psichiatra è un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione post-lauream in psichiatria, quindi è prima di tutto un medico: può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci con regolare ricetta medica e richiedere e valutare esami clinici.
Il Medico specialista in Psichiatria è anche abilitato – previa richiesta formale di annotazione in apposito elenco presso il proprio Ordine Provinciale di riferimento – all’esercizio della Psicoterapia, differentemente dagli Psicologi che, per poter esercitare la Psicoterapia, devono ottenere una specializzazione specifica.

Il Cousellor

Il termine counseling (o anche counselling secondo l’inglese britannico) indica un’attività professionale di che tende ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. Si occupa di problemi non specifici (prendere decisioni, miglioramento delle relazioni interpersonali) e contestualmente circoscritti (famiglia, scuola, lavoro).Fonte “Wikipedia”. Il Cousellor è colui che pratica il Couseling, è una figura professionale che, avendo conseguito uno specifico Diploma al seguito di un Corso di Studi almeno triennale, è in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali che non comportino, tuttavia, una ristrutturazione profonda della personalità.
“Per riassumere c’è una netta differenza fra le figure professionali di psicologo, psicoterapeuta, psichiatra, e counsellor. Solo le prime tre sono riconosciute dalla legge e formano professionisti adeguati ad affrontare i problemi psicologici”.

La distinzione è legata alla prestazione, nel caso dello psicologo si parla di ‘paziente’ perché la prestazione è sanitaria e interessa la salute ed il benessere della persona (infatti la parcella può essere detratta dalla dichiarazione dei redditi); nel caso di counselling si parla di ‘cliente’ perché la prestazione è privata e non è deducibile con la dichiarazione dei redditi.

La prima risposta potrebbe essere ... pensa a te stesso, non far sì che gli altri condizionino le tue scelte!
Ma sappiamo che non è così. Nel nostro paese mentre si può andare dal medico quando si vuole, d’altra parte il corpo ha diritto di essere curato, esiste la mutua, e un sistema sanitario nazionale che ci pensa, per la mente non è lo stesso! Si pensa che la mente non possa essere curata! Se si va dallo psicologo è come dire che si è matti, o si ha una malattia mentale! ... Un male incurabile!!! Si chiama “stigma” ... marchio!
Se anche noi continuiamo a pensarla così ci facciamo male da soli!
Dobbiamo trovare il coraggio di rompere questa idea un po’ vecchia che fa sì che ci si debba vergognare di chiedere aiuto ad un medico della mente (psicologo)... anche la mente soffre, e quando la mente soffre ne risente tutto il nostro corpo e la nostra vita, proprio come quando abbiamo una nevralgia, una sciatica, o tutto il resto!
L’anima può aver bisogno di aiuto!!!
Ormai è scientificamente provato che la mente si cura come si cura il corpo, forse è un po’ più difficile ... ma si può! Anche intorno a noi, piano, piano, le cose stanno cambiando ... la cultura cresce e cambia, la psicologia e lo psicologo sono ormai state sdoganati ... In altri paesi andare dallo psicologo è addirittura “trendy”!

Per “disturbo psicologico” si fa riferimento ad una condizione di sofferenza psicologica che produce un disagio significativo nella vita della persona interessata e che ne compromette con comportamenti disadattivi lo svolgimento delle attività normali della vita: lavoro, affetti, tempo libero.
Il “disturbo psicologico” è assolutamente “soggettivo”, solo chi ne è affetto può definirne la gravità ed il livello di sofferenza.
I “disturbi psicologici” più noti sono: i “Disturbi d’Ansia” dovuti alla troppa ansia, agli attacchi di panico, al disturbo ossessivo compulsivo; i “Disturbi dell’Umore” dovuti a stati depressivi, maniacali, e bipolari; i “Disturbi sessuali e della Identità di genere”; i “Disturbi dell’Alimentazione”; i “Disagi relazionali interpersonali”. Se i disturbi sono rilevanti è necessario diagnosticarli, la diagnosi può essere fatta dagli Psichiatri sulla base dell’osservazione dei comportamenti del paziente.

Le tariffe delle prestazioni professionali (colloqui e sedute) devono fare riferimento al “Testo Unico della Tariffa Professionale degli Psicologi”, presente all’interno del sito dell’ “Ordine Nazionale Psicologi”. Come si potrà notare si va dai 35 ai 115 €, sarà il singolo professionista a decidere quale tariffa proporre. E’ corretto e indispensabile che ogni prestazione venga seguita da parcella.

La risposta è No! Lo psicologo non è pregiudizialmente contro gli psicofarmaci, ma sa che anche se usati bene e sotto il controllo medico, possibilmente di uno psichiatra, possono solo ridurre momentaneamente i sintomi di un disturbo. Non possono sostituirsi ad un intervento e ad una cura volta ad individuare ed a modificare i motivi di fondo, quelli strutturali, che hanno prodotto il disturbo di cui si soffre. Quindi lo psicologo può arrivare anche a consigliare, in un primo tempo, l’assunzione dello psicofarmaco se pensa che questo possa aiutare il paziente, ma sa che il lavoro va fatto in profondità e questo chiede tempo.