Il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS)


Il Programma di Arricchimento strumentale (PAS, Feuerstein, 1968; Feuerstein et al., 1980) è stato elaborato per sviluppare e potenziare la modificabilità in persone che, per varie ragioni, non hanno gli strumenti per affrontare i compiti di apprendimento e di tipo cognitivo. Come sopra descritto, un blocco adattivo può essere riscontrato nelle persone con difficoltà di apprendimento, e perfino in quelle molto capaci ma che si trovano di fronte a un rapido cambiamento qualitativo della loro posizione, associato a un ambiente e a compiti nuovi, che richiedono nuovi tipi di risposta. Per questa motivo, il programma viene applicato a un vasto range di destinatari, con, o senza, difficoltà di apprendimento. L’arricchimento strumentale, come programma di intervento, ha lo scopo di incrementare strutturalmente la propensione all’apprendimento degli individui, affinché siano in grado di beneficiare dei processi di apprendimento formali e informali disponibili. Il problema principale nel processo di adattamento, deriva dalla difficoltà di trarre beneficio dai processi di apprendimento, utilizzabili durante l’accadere di eventi diversi. Tale fenomeno, cioè la mancanza di permeabilità dell’individuo ai processi di apprendimento, nonché la resistenza ai processi di apprendimento, non è casuale. Esso deriva dalla mancanza di flessibilità cognitiva, la quale dipende, a sua volta, dall’assenza di strumenti e mezzi di pensiero adeguati, di efficaci processi di percezione, dall’uso distorto di relazioni temporali e spaziali, dalla disorganicità significativa delle informazioni e delle relazioni causali ecc… L’obiettivo dell’intervento mediato è quello di creare, attraverso una mediazione “sintonizzata” con l’età e il livello di esperienza, la flessibilità necessaria per poter beneficiare dei vari processi di apprendimento ai quali l’individuo è esposto.

Nel 1958, Feuerstein studiò dieci programmi di educazione alternativa, che assorbirono la popolazione di studenti i quali, a causa del loro funzionamento educativo cognitivo carente e dei problemi comportamentali, non erano riusciti a integrarsi nelle classi regolari della scuola residenziale alla Youth Aliyah. Quindi il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) ha come obiettivo: “Accrescere la capacità dell’organismo umano di modificarsi attraverso l‘esposizione diretta agli stimoli e alle esperienze offerte dagli eventi della vita e dalle opportunità formali e informali di apprendimento.” (Feuerstein e coll., 1980).

Lo scopo è correggere o potenziare le funzioni cognitive attraverso alcune attività che affrontano in maniera sistematica i vari aspetti del pensiero. Si parte da una serie di esercizi finalizzati ad un effettivo e graduale miglioramento delle prestazioni prese in considerazione, miglioramento che ha una ricaduta positiva su tutte le attività del soggetto; tali esercizi servono poi da base per una riflessione sul proprio modo di affrontare il lavoro e, di conseguenza, per intavolare una discussione di gruppo sulle rispettive strategie di lavoro, trascendendo la situazione attuale per collegarsi al mondo degli studi, degli hobby, della vita quotidiana. L’obiettivo primario di accrescere la modificabilità è raggiunto attraverso sei sotto-obiettivi che sono:

1. Correggere le funzioni carenti nel processo mentale, cognitivo e affettivo dell’individuo, attraverso la presentazione di una serie di esercizi che richiedono l’utilizzo di processi mentali sempre più sofisticati.

2. Orientare e creare la struttura del programma insegnando i concetti di base, il lessico, le operazioni mentali e le relazioni necessarie a risolvere sia gli esercizi del programma, sia i problemi che la vita, in generale, può porre.

3. Suscitare una motivazione intrinseca di consolidamento delle funzioni cognitive attraverso la formazione di regole di approccio al lavoro e alla creazione di un bisogno interiore. 4. Produrre l’esperienza di insight attraverso la riflessione sulle cause del successo o dell’insuccesso in un determinato compito, e riguardo alla capacità di applicare i principi e le strategie acquisite tramite l’applicazione del programma in diversi contesti.

5. Creare una motivazione intrinseca all’esercizio. 6. Facilitare la costruzione di un’immagine di sé di persona capace di creare informazioni, di fare inferenze, di produrre idee nuove e di agire consapevolmente, cambiando il ruolo del soggetto da passivo ricettore e riproduttore di dati a produttore consapevole delle proprie capacità di creazione e di estrapolazione di informazioni.

L’organizzazione del programma


Il Programma di Arricchimento Strumentale1 è composto da un’ampia serie di esercizi suddivisi in fascicoli, chiamati “strumenti” in quanto sono utilizzati come mezzi (cioè come strumenti) per il potenziamento delle capacità mentali. Gli strumenti del Programma Classico non hanno contenuti disciplinari perché non puntano all’acquisizione di conoscenze specifiche, ma all’acquisizione di abilità mentali, di concetti utilizzabili in occasioni diverse. Gli strumenti del Programma Basic, introdotti da pochissimo tempo, invece, affiancano i due aspetti, e lavorano sia sui contenuti che sulle operazioni mentali. Ogni strumento del Programma Classico si focalizza su una specifica funzione cognitiva, ma è utile per svilupparne una gamma piuttosto ampia, e fornisce i prerequisiti per approfondire e ampliare le capacità cognitive necessarie ad affrontare compiti che richiedono livelli di astrazione sempre più elevati. Il Programma Basic prevede due categorie di materiale educativo, uno rivolto alla sfera emozionale, e l’altro propedeutico agli strumenti del programma classico e rivolto a bambini della fascia prescolare o a persone con difficoltà d’apprendimento.

Gli Strumenti del Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) ‘Classico’, completo, sono: Organizzazione di punti, Orientamento Spaziale I, Confronti, Percezione Analitica, Immagini, Orientamento Spaziale II, Classificazioni, Relazioni Temporali, Istruzioni, Relazioni Familiari, Progressioni Numeriche, Sillogismi, Relazioni Transitive, Sagome. In linea di principio essi prevedono un ordine di somministrazione ben preciso: si comincia con ‘Organizzazione Punti’ che introduce i concetti che accompagneranno tutto l’intervento e fornisce indicazioni e occasioni per imparare ad organizzare il proprio lavoro, e si termina con ‘Sagome’ che richiede un livello di astrazione molto elevato e la capacità di impiegare le funzioni cognitive potenziate nel corso di tutto il programma.

Sarebbe troppo lungo spiegare le finalità di tutti gli strumenti volti a sviluppare le funzioni cognitive carenti evidenziate con la somministrazione del Learning Assessment Potential Device. Ne esporremo una, la prima e più classica.

Organizzazione di Punti (O.P.)


Organizzazione Punti (O.P.) è di solito il primo strumento del Programma che viene presentato. I suoi esercizi forniscono ampie opportunità per il raggiungimento dei sotto-obiettivi del Programma, sollecitando molte delle funzioni cognitive coinvolte nell’apprendimento. Risulta, solitamente, molto motivante e gradito: si presenta sotto vari aspetti diverso dalle prestazioni scolastiche solitamente richieste agli alunni e, pertanto, viene di rado vissuto con disagio da chi ha precedentemente sofferto di insuccessi scolastici; fornisce, al contrario, un valido supporto per potenziare le proprie capacità di apprendimento e fornisce, al contrario, un valido supporto per potenziare le proprie capacità di apprendimento e il livello di autostima. Si basa su un test di Rey (1942), che è stato adattato per attivare o potenziare le funzioni cognitive necessarie all’apprendimento. La soluzione degli esercizi necessita della proiezione di relazioni virtuali per identificare e disegnare alcune figure, date come modello, all’interno di una nuvola indistinta di punti. Gli esercizi dello strumento sono contenuti in pagine in cui i modelli sono figure geometriche contenute in un riquadro, mentre all’interno di altri riquadri si trovano nuvole di punti. Il compito consiste nell’organizzare i punti contenuti in ogni riquadro facendo riferimento al modello, per riprodurre figure identiche a quelle date in termini di forma e dimensione, ma non di orientamento. La soluzione degli esercizi richiede l’attivazione di molteplici (se non di tutte) funzioni cognitive: è necessaria un’attenta analisi del modello che deve essere interiorizzato per poter poi essere proiettato; è necessario avere ben chiaro l’obiettivo da raggiungere per pianificare la strategia più efficace. La ricerca deve essere sistematica e deve basarsi sia su punti di riferimento esterni che su regole interiorizzate, facendo tesoro di più fonti di informazione. Lo strumento ha, tra i suoi obiettivi, quello di condurre le persone ad essere flessibili, insegnando loro a cambiare strategie quando quelle precedentemente utilizzate risultano non più efficienti. Tutto ciò implica la necessità di formulare ipotesi e verificarle, e di utilizzare il pensiero inferenziale.

Tra le principali funzioni cognitive stimolate nel formulare la soluzione di ‘Organizzazione di Punti’ (O.P.), vanno sottolineate: la ‘Proiezione di relazioni virtuali’, la ‘Conservazione delle costanti’, il ‘Trasporto visivo’, la ‘Pianificazione e contenimento dell’impulsività’.

Il programma assume questo nome perché arricchisce la mente con strumenti di lavoro.

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